Anno nuovo vita nuova, dopo l’estate mi scrivo in palestra, lunedi dieta, lo faccio domani, devo prenotare quella visita medica, facciamo più tardi, non c’è fretta, oggi non riesco… suonano famigliari queste frasi? Quante volte e quante cose rimandiamo? C’è chi rimanda solo occasionalmente, ma c’è chi lo fa sistematicamente, in questo caso si parla di procrastinazione. Procrastiniamo, cioè ritardiamo volontariamente un’azione o un compito che dobbiamo iniziare o terminare, anche se questo comporta evidenti e consapevoli conseguenze negative spesso rispetto situazioni o problemi che potrebbero diventare sempre più difficile da gestire nel tempo. La procrastinazione è associata ad emozioni negative, a cui facciamo fronte con improbabili ma per noi credibili autogiustificazioni. E vale per tutte le aree della nostra vita: relazionale, affettiva, professionale, della salute. Quali le motivazioni? Le motivazioni possono essere diverse per ognuno di noi, per paura di fallire, per paura di disturbare qualcuno, per un bisogno di perfezionismo, per noia, per opposizione. In tutti i casi , si tratta di una forma di evitamento che ci permette di non entrare in contatto con parti di noi che sentiamo minacciose. Diventa allora fondamentale ,riuscire a riconoscere il nostro autoinganno, le reali motivazioni e le emozioni che ci impediscono di passare all’azione, e che ci stagnano in un letargo che lentamente ci allontana dalle nostre potenzialità e da noi stessi.
|