Dal 25 al 27 maggio, a Roma, si terrà il Congresso Nazionale ACP (approccio centrato sulla persona), “DIFENDERE E PROMUOVERE IL CAPITALE UMANO: L’EFFICACIA DELL’APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA”.
di seguito abstract del mio intervento:
“VALORE ALTRO”
Strumento per l’Osservazione ed il Trattamento Penitenziario. Strutturato secondo l’Approccio Centrato sulla Persona
Valore “Altro”, è uno strumento operativo pilota in continua evoluzione per l’Osservazione ed il Trattamento Penitenziario, strutturato secondo l’Approccio Umanistico Centrato sulla Persona di Carl Rogers e in esecuzione da un anno presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), grazie ad una Direzione fortemente motivante.
Valore “Altro” persegue il fine di attuare quanto già previsto dai vari dettati legislativi, per una qualità trattamentale e un tempo significativamente costruttivo, verso nuovi legami comunitari.
L’approccio Umanistico si allinea in modo confacente alle Direttive Ministeriali e ancor prima al mandato Costituzionale, secondo i principi per cui: Il trattamento é attuato secondo un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni dei soggetti (art. 1 O.P.); “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” (art. 27 della costituzione), nella prospettiva globale di un processo di revisione degli atteggiamenti che sono di ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale (art.1 Regolamento Esecutivo), basato sulla capacità di motivare e responsabilizzare la persona detenuta.
L’attività rieducativa è un processo complesso che dovrebbe muovere verso nuovi apprendimenti di sè e dell’“Altro”. Il regime carcerario non avendo carattere volontario, ospita in larga misura persone non motivate che devono trovare una strategia di funzionamento adattivo al contesto, strategia spesso corrispondente ad un’adesione passiva, direzionata ad assumere una condotta adeguata alle aspettative del sistema, tale condotta, risponde in gran parte ad una valutazione sufficiente al buon esito trattamentale, ma, poco rivela, rispetto un processo di revisione critica introspettivo.
L’azione di “Valore Altro”, vorrebbe prestarsi ad un maggiore bilanciamento tra elementi trattamentali rispondenti a bisogni strumentali e bisogni immateriali, inerenti la motivazione estrinseca e intrinseca.
Basato sul continuo passaggio dal campo fenomenico al campo cognitivo, opera su base emotiva esperita e condivisa, in una forma gruppale finita e replicabile, utilizzando una struttura concettuale a circuito auto-rinforzante dal “devo” al “voglio”. L’obiettivo e i risultati finora raggiunti concordano nel direzionarsi verso possibili acquisizioni di nuovi “sentire”, nuove percezioni di sé, dell’“Altro” e dell’ambiente circostante verso una dimensione affettiva della legalità, come vera difesa sociale, deterrente al rischio di recidiva.
Il per-corso psicologico Valore Altro, si propone come possibilità operativa ai limiti oggettivi di strumenti professionali per l’elaborazione di programmi ri-educativi verso il reinserimento sociale, fungendo da vettore per tutti gli altri elementi istituzionali del trattamento (art. 15 O.P.), operando in una dimensione verticale della autoriflessione, agendo sulla motivazione intrinseca, sulla fiducia incondizionata verso l’essere umano in sintonia al precetto Costituzionale, quale migliore investimento del capitale umano.
Bibliografia
Abraham H. Maslow (1970) “Motivazione e personalità” Ed Armando
Carl Rogers (1970), “I gruppi di incontro”, Ed. Astrolabio
Carl Rogers (1977), “Potere personale”, Ed. Astrolabio
Carl Rogers (1983) “Un modo di essere“, Ed. Giunti
Legge 26 luglio 1975 n. 354 – Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà
DPR 30 giugno 2000, n. 230 – Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà
Costituzione della Repubblica Italiana