LA PASQUA E I SUOI SIMBOLI

Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall’ebraico Pesah, che significa “passaggio”. Nei primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era ricordata ogni domenica, successivamente, però, la Chiesa cristiana decise di celebrare questo evento solo una volta all’anno. A questa decisione diverse correnti religiose si scontrarono nello stabilire il momento della celebrazione. Nacquero così, nel mondo cristiano, gravi controversie, che  ebbero termine con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d’Egitto il compito di decidere ogni anno la data, e venne deciso che la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera. Oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell’equinozio di primavera e della luna piena la data della Pasqua ortodossa non coincide con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica. La Pasqua più antica è quella ebraica, con la quale si celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e viene festeggiata in occasione del primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. La Pasqua cristiana celebra, invece, la Resurrezione di Cristo e viene festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio primaverile.
Nelle celebrazioni liturgiche della Pasqua, gli elementi simbolo sono le ceneri, del primo giorno di quaresima, il fuoco, il cero, l’acqua.
– Le ceneri indicano la transitorietà della vita terrestre
– Il fuoco rappresenta la forza della luce sulle tenebre, la vita sulla morte
– Il cero rappresenta la luce di Dio
– L’acqua, la purificazione, l’elemento del battesimo, il passaggio dalla morte alla vita.

L’uovo di Pasqua: Simbolo della vita che nasce.
Presso i greci, i cinesi e i persiani, l’uovo era anche il dono che veniva scambiato in occasione delle feste primaverili, quale simbolo della fertilità e dell’eterno ritorno della vita. Gli antichi romani usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un buon raccolto. Con l’avvento del Cristianesimo, molti riti pagani vengono recepiti dalla nuova religione. La Pasqua, si festeggia proprio nel periodo in cui si compie il passaggio dalla stagione del riposo dei campi a quella della nuova semina e quindi della nuova vita per la natura.Anche in occasione della Pasqua cristiana, dunque, è presente l’uovo, quale dono augurale, che ancora una volta è simbolo di rinascita, ma questa volta non della natura bensì dell’uomo stesso, della resurrezione di Cristo: il guscio è la tomba dalla quale Cristo uscì vivo.

Fonti
http://www.girlpower.it/tempolibero_relax/viaggi/pasqua_tradizioni_in_europa.php
http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/pasquasimboli/simbolipasquali.htm

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