OFFUSCARSI NEL CIBO

 Conosciamo tutte le regole del saper vivere bene, conosciamo razionalmente le regole per un corretto e sano stile di vita, ma siamo sempre in lotta con il cibo e con il corpo, nelle varie forme della sua privazione, delle sue abbuffate  e del suo controllo, e siamo sempre alla ricerca di diete miracolose, prodotti e pillole magiche, operazioni devastanti che possano regalare felicità o incastrati in pensieri rigidi e controllati verso una monotonia alimentare che spegne piacere e creatività.
Forse il bisogno è, di avere un nutrimento diverso?
Deleghiamo al cibo funzioni che non ha e che non può ottemperare se non in un tempo troppo esiguo, trasformando inconsapevolmente il nostro corpo in una prigione che ci fa volare basso. Vi lascio con una poesia di Margherita Guidacci dal titolo Prigione.

Le sbarre d’ombra sono le vere sbarre,
non saranno divelte
tu, confini con l’aria,
tocchi gli alberi,
cogli i fiori,
sei libera,
e sei tu stessa la tua prigione che cammina
“Prigione”

                     

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